Definizione
Il Nido Famiglia “La Coccinella” è un servizio dedicato alla crescita e allo sviluppo di bambini/e da 0 a 3 anni che accoglie un numero limitato di bimbi.L’ambiente si caratterizza come accogliente, intimo, sicuro e fatto a misura del bambino. È attrezzato affinché possa offrire stimoli per la crescita in ogni suo aspetto.
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Il numero ristretto di bambini facilita il coinvolgimento alle attività a alla vita quotidiana in modo più attivo e controllato.
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Le educatrici gestiscono un numero inferiore di bimbi rispetto agli asili tradizionali e riescono a prestare maggiore attenzione a ciascuno di loro, soddisfacendo le esigenze di ogni genitore e bambino.
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È sicuramente un’ottima alternativa che, senza sovrapporsi, si affianca agli asili comunali e privati.
Il nido famiglia “La Coccinella” è attrezzato affinchè possa offrire stimoli per la crescita in ogni suo aspetto ed è stato concepito non solo come nido familiare ma come un luogo di “cultura dell’infanzia” dove sono centrali l’ascolto, la relazione e la comunicazione.
Le attività svolte in forma ludica sono scelte e organizzate secondo un progetto pedagogico mirate e differenziate in base all’età, dove l’intervento educativo e didattico avviene con strumenti non occasionali, ma ben strutturati.
L’obiettivo, infatti, non è solo quello di trovare un luogo al proprio bambino per avere la possibilità di ricominciare a lavorare, quanto piuttosto quello di lasciare il proprio figlio in un luogo “familiare” e flessibile in quanto ad orario e ad esigenze, ma si propone di garantire una proposta educativa che faccia riferimento ad una serie di scelte organizzative e strategiche orientati a raggiungere gli obbiettivi preposti, rispettando i bisogni e i desideri dei bambini concentrandosi sulle loro competenze.
Il nido è aperto da lunedì a venerdì dalle ore 07:30 alle ore 18:30.
Inoltre il nido famiglia “La Coccinella”, garantisce la qualità del servizio e si avvale di personale qualificato.
La programmazione educativo-didattica:
essa serve a dare forma a ciò che viene fatto all’interno del nido, attraverso un progetto che ha come obiettivi il raggiungimento di competenze specifiche nei diversi campi di esperienza (esplorare, conoscere e progettare, corpo e movimento) tenendo conto dello sviluppo psicofisico del bambino.
Inoltre, all’interno del progetto, lasceremo spazio per l’angolo della lettura, importante per il bambino in quanto momento di piacere e di accesso ad un mondo fantastico e immaginario.
Gioco:
nel gioco il bambino sperimenta le proprie capacità, i primi giochi sono volti alla scoperta di se stesso, del proprio corpo e, crescendo, tanto dello spazio circostante quanto degli oggetti che lo occupano, pertanto verranno proposte attività semplici attraverso “il cesto dei tesori” dove i bambini possono: afferrare, rotolare, aprire e chiudere, passare da una mano all’altra, ecc…e attraverso il “gioco Euristico” che consiste nell’esplorazione spontanea che il bambino compie su materiale di tipo “non strutturato”, “povero”, cioè oggetti di uso domestico (tappi, pezzi di stoffa, mollette, contenitori da impilare, ecc.).
Oltre al gioco libero verranno proposte ai bambini piccole attività da svolgere insieme (canzoncine, girotondi, teatrino, racconto di favole, ecc.). Nel nostro progetto pedagogico sosteniamo che il bambino non vada disturbato nelle sue tappe di crescita, nelle sue esplorazioni e nei suoi momenti di gioco/esperienza.
Giochi di movimento (psicomotricità):
la psicomotricità rappresenta un momento di socializzazione, inoltre favorisce lo sviluppo delle capacità di controllo e autocontrollo del proprio corpo. Le attività, guidate mettono in gioco globalmente i bambini ciascuno con la propria storia, favorendo una crescita che può differenziarsi da bambino a bambino, in quanto non prevedono un’esecuzione di prodotti già predisposti, bensì la costruzione, la manipolazione, l’organizzazione di materiali a secondo stili personali di apprendimento.
Vengono utilizzati materassi, tappeti, cuscini, ogni genere di materiale sul quale rotolare, saltare, strisciare, ecc. Gradualmente il bambino attraverso il gioco e le attività motorie sviluppa una consapevolezza e padronanza del proprio corpo. “L’espressività psicomotoria” viene così intesa come “la maniera privilegiata di ogni bambino di essere al mondo” (B. Aucouturier). Attivare così l’attività psicomotoria significa attivare nel bambino la motricità, l’affettività e i processi cognitivi.
La Musica:
la musica è stata da sempre considerata un’esperienza umana straordinaria, in grado di esercitare una grande influenza sui comportamenti dell’individuo. “Educare i bambini non significa farli uscire dallo stato di vuoto musicale in cui si trovano, al contrario significa sviluppare un’attività ludica già presente in loro…per portarli a un determinato livello di competenza(1).
Abbandonata definitivamente la teoria della “tabula rasa”, che vedeva il bambino come una scatola vuota da riempire, peraltro con grande ingerenza delle aspettative degli adulti che si occupavano della sua educazione, la nuova Riforma riconosce il bambino come un individuo ricco e “straordinariamente sofisticato”, che possiede in sé, fin dalla nascita, una forte attitudine muicale.
L’uso della musica come Ascolto, Imitazione, Creatività, rappresenta una componente “esenziale” nell’educazione, inoltre tutti gli elementi che concorrono a far musica (ritmo, tempo, suono), possono favorire, lo sviluppo di molte facoltà innate nel bambino. Alla varietà e complessità della didattica musicale si affiancherà l’uso del movimento, questo perché ha un effetto tranquillizzante e rassicurativo sul bambino. Un altro fattore fondamentale sarà dato dal Silenzio, è un momento focale di elaborazione e quindi di apprendimento, attraverso il quale si attuerà il processo che va verso la consapevolezza musicale,ovvero la capacità del bambino di sentire dentro di sé il suono anche se no fisicamente presente nell’ambiente.
Il progetto avrà quindi l’intento di regalare ai bambini una possibilità espressiva e comunicativa in più; accompagnarli ad aggiungere un tassello a quello straordinario mosaico che ogni bambino rappresenta, proponendo un laboratorio che possa essere utile come strumento per completare, attraverso argomenti tratti dalla musica, l’azione educativa.
Laboratorio cucina:
durante il laboratorio cucina i bambini eseguiranno semplici ricette aiutati dall’educatrice, manipolando, assaporando, odorando.
Questa attività centra l’attenzione sulla manipolazione, sul tatto, stimolando la curiosità per cibo attraverso il gusto e l’olfatto.
Laboratorio Teatro e Letture Animate:
è un percorso dinamico, ludico e creativo che mira a stimolare i bambini aiutandoli a conoscere e ad elaborare i propri mezzi espressivi: intuito, capacità di ascolto, percezione, comunicazione.
L’espressione teatrale, attraverso letture, simulazioni, ascolto musicale e movimento corporeo, attraverso l’uso creativo del corpo e della voce che sarà il filo conduttore per elaborare, sviluppare importanti tematiche didattico-espressive.
Laboratorio di attività manuali:
l’attività con materiali, quali pongo, farina, pasta-sale, ecc. è per i bambini un’esperienza interessante rispondente al bisogno di toccare, giocare, manipolare, sperimentare e raccontare.
Con tale progetto si cercherà di soddisfare i bisogni esplorativi attraverso il “fare” con le proprie mani alla ricerca di un superamento del naturale egocentrismo e un avvio alla collaborazione per uno scopo comune, valorizzando la diversità degli stili personali. Si cercherà inoltre di aiutare i bambini a verbalizzare le esperienze vissute.
La vita in comune:
come in ogni casa e in ogni famiglia ci sono delle abitudini e delle attività che si ripetono ogni giorno pressoché identiche a se stesse, così anche nella vita del nido familiare sarà sostenuta da un ritmo di avvenimenti e situazioni che il bambino potrà lentamente riconoscersi.
Gli orari di entrata, l’ora della merenda, l’ora del pranzo, il momento delle cure personali, il tempo di riposo, le attività ludiche, ecc. Infatti il nido famiglia è uno spazio di vita, di gioco e di relazioni nei quali ogni bambino può sentirsi accolto e riconosciuto, far proprie le regole di vita e progredire nella costruzione della sua identità e autonomia.
Obiettivi del Progetto
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Capacità di orientamento all’interno della routine del nido.
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Affinamento della capacità di comprendere, intenzioni, azioni e comunicazione altrui e di interagire.
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Acquisizione di una progressiva consapevolezza del sé e la capacità di esprimersi simbolicamente attraverso il linguaggio gestuale, verbale e grafico-pittorico.
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Rafforzare l’atuonomia.
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Promuovere il senso di responsabilità verso i più piccoli.
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Manipolare ed esplorare oggetti e materiali.
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Riconoscere e catalogare gli oggetti.
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Esercitare modalità di lavoro con il gruppo.
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Accettare di partecipare a giochi di gruppo.
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Stimolare le abilità motorie.
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Sviluppare la percezione tattile.
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Coordinamento oculo-manuale.
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Affinare la percezione visiva.
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Esplorare, produrre e sperimentare i suoni.
Metodologia
La metodologia, che è il “modo” e il “come” si impartisce un tipo di educazione, ha come premessa il coinvolgimento diretto delle educatrici atto a sollecitare l’esperienza diretta dei bambini dove il “far fare” significa “facilitazione all’apprendimento” adottando soluzioni didattiche che siano flessibili nei confronti di ogni singolo bambino.
Gruppo di Lavoro
le educatrici si occupano della cura dei bambini al fine di garantire il loro benessere psico-fisico, hanno piena responsabilità nella realizzazione del progetto educativo.
La progettazione dei percorsi di sviluppo e apprendimento dei bambini avviene attraverso incontri programmati dall’equipe educativa nei quali sono definite delle ipotesi di lavoro, concordate e condivise.
Rapporto con le famiglie
nel momento i cui ci si rapporta con dei bambini, a maggior ragione se piccoli, è fondamentale il rapporto con le famiglie. Il dialogo tra famiglia ed educatrici deve essere il più possibile costante, aperto e sincero.
La comunicazione tra gli adulti che si pendono cura dei bambini può vertere sulle questioni di vita quotidiana e sugli sviluppi che il bambino compie di giorno in giorno. I genitori riceveranno ogni giorno tutte le informazioni necessarie.
Durante l’anno scolastico il nido famiglia offre molteplici occasioni di partecipazioni: le riunioni, i colloqui, gli incontri con la psicologa, le uscite didattiche.
L’inserimento
L’inserimento rappresenta un momento delicato. È importante che avvenga gradualmente e che questo nuovo ambiente che lo accoglie sia percepito come in continuità col contesto familiare. Per questo, quando un bambino inizia a frequentare il nido famiglia, vengono richieste partecipazione e collaborazione di un genitore.
Nella prima settimana di ambientamento, la madre (o padre) sta con il bambino, lo accompagna nei primi momenti di gioco, poi si allontana solo per poco tempo. In questa fase è molto importante l’osservazione delle reazioni del bambino. In base al comportamento del bimbo, vi verrà indicato il momento adatto per iniziare a frequentare regolarmente la casa.
Alcuni fattori possono favorire un sereno ambientamento del bambino:
- collaborazione e fiducia tra genitori ed educatrici in modo tale da creare un clima di fiducia e di rispetto reciproci;
- il senso di colpa, alcuni genitori vivono un senso di colpa nel lasciare il bimbo ad altri, anziché occuparsi personalmente di lui tutto il giorno. Questo senso di colpa però, se percepito dal bambino alimenta e conferma la paura di abbandono del bambino stesso;
- pesenza dei genitori dopo la giornata al nido famiglia, importante perché il bambino non viva un senso di abbandono. La costante presenza dei genitori da al bambino la sicurezza del distacco: un distacco che è solo temporaneo. Inoltre potrebbe risultare utile dare al bimbo alcune foto di persone, luoghi o oggetti familiari, tali strumenti saranno utilizzati dalle educatrici , nei momenti di sconforto.
Psicologa
Il nido famiglia “La Ciccinella” si avvarrà del supporto di una Psicologa dell’età evolutiva, offrendo affiancamento e collabroaizone alla direttrice, alle educatrci e alle famgiglie dei bambini. Questa nuova figura professionale mette a disposizione l’opportunità, da un lato di sciogliere quei piccoli nodi che si presentano durante la crescita di ogni bambino, dall’altro di riconoscere e potenziare le risorse individuali e di gruppo, al fine di prmuovere uno sviluppo protetto e sereno.
I servizi proposti saranno:
- osservazione sistematica (mensile e a richiesta), sia diretta che partecipe, utile per analizzare, monitorare e documentare lo sviluppo di ciascun bambino, e per valutare e supportare l’equipe educativa;
- sportello d’ascolto (su appuntamento), a disposizione dei genitori e dell’equipe educativa, per offrire uno spazio di ascolto protetto e professionale in cui promuovere il confronto e/o il supporto psicoeducativo e il sostegno alla genitorialità;
- affiancamento durante l’inserimento dei piccoli, con lo scopo di valorizzare le competenze dei neo genitori rendendoli parte attiva del percorso appena inizato e supportare l’attività dell’equipe educativa, in un momento così delicato e a volte difficoltoso come l’inserimento;
- riunioni con le famiglie, circa cinque incontri nel corso dell’anno, in cui verrà fornito un feedback psicoeducativo al gruppo classe e nei quali verranno proposti approfondimenti tematici riguardanti lo sviluppo cognitivo, affettivo e comportamentale nei primi 3 anni di vita;
- supervisione educativa per l’equipe, strumento con cui verrà supportata la gestione delle complessità nell’intervento educativo e verrà favorita la costruzione di una linea d’azione comune a tutti i componenti dell’equipe.